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Beppe Grillo sbarca in Sicilia – Tutte le date

CE L’HA FAAATTAAA!!!!!!!!!!!!!!

Qui tutte le date del tour: http://www.beppegrillo.it/tour_sicilia_2012.html

sabato 13 ottobre 2012 Etna, ore 12 | Paternò, ore 17.30 | Caltagirone, ore 21
domenica 14 ottobre 2012 Vittoria, ore 18 | Ragusa, ore 21
lunedì 15 ottobre 2012 Modica, ore 18 | Siracusa, ore 21
martedì 16 ottobre 2012 Noto, ore 18 | Augusta, ore 21
mercoledì 17 ottobre 2012 Piazza Armerina, ore 18 | Mazzarino, ore 21
giovedì 18 ottobre 2012 Mussomeli, ore 18 | Agrigento, ore 21
venerdì 19 ottobre 2012 Ravanusa, ore 15 | Favara, ore 18 | Sciacca, ore 21
sabato 20 ottobre 2012 Mazara del Vallo, ore 15 | Marsala, ore 18 | Trapani, ore 21
domenica 21 ottobre 2012 Carini, ore 15 | Alcamo, ore 17.30 | Bagheria, ore 21
lunedì 22 ottobre 2012 Termini Imerese, ore 15 | Cefalù, ore 18 | Enna, ore 21
martedì 23 ottobre 2012 Niscemi, ore 18 | Gela, ore 21
mercoledì 24 ottobre 2012 Catania, tutto il giorno
giovedì 25 ottobre 2012 Palermo, tutto il giorno
venerdì 26 ottobre 2012 Caltanissetta, tutto il giorno

Per ogni informazione contattate il MoVimento: info@scordia5stelle.it | https://www.facebook.com/Movimento5StelleScordia

Dopo la diretta dello sbarco in Sicilia a nuoto ecco il video della traversata:

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La partenza: [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=8PfTkyMKavo]

Beppe Grillo in Sicilia

Scordia, 09 Ottobre – consiglio comunale

La seduta è terminata. Adesso potete rivedere la registrazione.

Ricorda: anche se non ti occupi della politica della tua città, la politica della tua città si occupa di te. Partecipa!

Cari amici, a partire dalle 18.00 potrete seguire in questa pagina la diretta streaming della seconda parte della seduta di ieri 08 Ottobre del Consiglio Comunale di Scordia. La seduta è stata rinviata a stasera per sopravvenuta mancanza del numero legale. Restate sintonizzati, verranno trattati i seguenti temi all’ordine del giorno, tra i quali disinfestazione e pulizia, asilo nido, manifestazioni, autovetture polizia municipale, affidamento teatro comunale e tanto altro

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Carpooling – abbatti i costi della benzina

Ormai in Italia si sta diffondendo il carpooling, ma cos’è?

Si tratta di condividere una macchina tra due o più persone che sono dirette nelle stesse direzioni, suddividendo i costi del viaggio, quindi carburante pedaggi ecc..

Con i tempi che corrono e il carburante schizzato alle stelle, questa pratica sta prendendo sempre più piede, arrivando ad essere usata anche quotidianamente da gente che si sposta per lavoro da una città  all’altra.

In questo modo oltre a risparmiare voi, la natura vi ringrazierà per la diminuzione delle sostanze inquinanti rilasciate dalle automobili oltre a limitare lo stress dovuto al viaggio solitario.

Un sito consigliato da noi è il seguente :

http://www.blablacar.it/

Registrandovi potrete inserire i vostri annunci per provare questa novità o leggere gli annunci esistenti per trovare chi domani viaggerà con voi!

Assurdo a Catania: consiglieri provinciali pagati come top manager

CATANIA – È in arrivo uno scandalo “Fiorito” anche qui?

Provincia Regionale di Catania

Rimborsi da top manager a dipendenti di coop e piccole aziende edili e artigiane, spese spropositate per missioni all’ estero e nel Nord Italia, fondi pubblici per oltre 215 mila euro scialacquati nell’ acquisto di t-shirt, bandierine, biglietti di auguri, spot televisivi e pacchetti di sms. Un’ inchiesta della Procura si abbatte sulla Provincia di Catania, surriscalda il clima elettorale e, per la prima volta da quando è scoppiata sprecopoli sull’ onda del Lazio-gate, allarga il campo degli enti sotto osservazione per gli sprechi anche oltre le Regioni. Dalle parti del centro direzionale di Tremestieri Etneo un Fiorito non c’ è, ma non mancano gli emuli.

Scandalo FioritoE promettono bene, a leggere le carte acquisite dalla Guardia di Finanza. Anche qui c’ è un capogruppo del Pdl in cima alla lista dei sospetti: si chiama Gianluca Cannavò, ha 34 anni, è di Acireale. Ed è un collezionista di rimborsi. A cominciare dai 6.400 euro mensili destinati al suo datore di lavoro per risarcire l’ assenza del dipendente, come previsto dalla legge. Peccato che, in questo caso, il datore di lavoro sia la stessa famiglia Cannavò, come risulta dalle visure e dalla biografia dello stesso esponente del Pdl. In pratica, Cannavò viene pagato due volte: con i gettoni da consigliere provinciale (oltre 2 mila euro) e con quelli che vanno alla sua azienda per l’ assenza. Più i rimborsi chilometrici (tremila euro nei primi nove mesi del 2012, anche se da Acireale a Catania ci sono 15 chilometri) e i 18 mila euro prelevati dai fondi per il suo gruppo consiliare, spesi nel 2011 per una serie di acquisti tra cui calendari, bandiere e display e la fornitura di “materiale tipografico augurale”. Sia chiaro: Cannavò è in buona compagnia. E soprattutto i rimborsi per i datori di lavoro sono finiti sotto la lente degli inquirenti.

La spesa, per questo genere di trasferimenti, è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni: dai 112 mila euro del 2006 ai 417 mila al 2012. Un’ impennata nei costi che ha portato il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, a segnalare lo strano fenomeno alla Guardia di Finanza. Il suo ente, nel 2011, ha pagato 70 mila euro alla piccola impresa edile “Paolo Basile” di Gravina di Catania per l’ assenza dal lavoro di Antonio Rizzo, consigliere provinciale del Pd. L’ impresa ha un organico di appena sei unità ma evidentemente tratta bene i suoi dipendenti, se di media prende oltre sei mila euro per compensarei mancati servizi di Rizzo. Poi c’ è Consolato Aiosa (Mpa) che fa avere all’ azienda per cui lavora 3.300 euro al mese. E l’ azienda in questione è una piccola impresa individuale, la Paolo Aiosa di Paternò. Un’ omonimia? No,i due Aiosa sono cugini. E la Provincia versa 4.400 euro al mese per il danno subito da un piccolo consorzio artigiano di Valverde, la Consart, che – almeno sulla carta – deve dare dunque uno stipendio da manager di serieA ad Antonio Danubio, consigliere dell’ Udc.

Ora, il sospetto-o forse qualcosa di più- è che ci siano abusi e truffe e che questi rimborsi finiscano nelle tasche degli stessi consiglieri o di parenti e amici. Alla Procura toccherà valutare se qualche azienda non sia stata addirittura creata in modo fittizio o se ci siano state promozioni e nomine mirate solo ad ottenere più contributi dall’ ente. E’ una piaga che si riapre, quella dei rimborsi ai datori di lavoro: casi analoghi, negli anni scorsi, erano esplosi al Comune di Palermo: nel 2006 andò agli archivi, fra l’ altro, la storia di un consigliere di Sala delle Lapidi, Mario Tinervia che prendeva rimborsi per uno studio da odontoiatra il cui titolare era il fratello Giuseppe.

Ma di questi tempi fa particolare rumore, l’ inchiesta catanese. Anche perché alcuni protagonisti sono candidati alle Regionali: in primis Cannavò, che corre nella coalizione che sostiene Musumeci. Castiglione è tranquillo: «Io credo che qualche abuso ci sia stato e le cifre della spesa meritano un approfondimento – afferma – ma credo, o meglio spero, che non sia stata violata la legge». Chissà. Intanto nei faldoni acquisiti dalla Guardia di Finanza sono finite pure le spese per le missioni. Trecentomila euro l’ anno, più o meno la stessa cifra impegnata dall’ Ars. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno portato via i documenti che riguardano nove consiglieri provinciali di tutti i partiti: il presidente Giovanni Leonardi (Mpa) ha messo insieme 19 missioni, fra cui una a Barcellona, mentre Antonio Tomarchio (Comunisti-Idv) ha viaggiato dieci volte a spese dell’ ente, raggiungendo anche Amsterdam in un’ occasione. Tutta attività istituzionale? Sarà la magistratura ad accertarlo. E l’ inchiesta dovrà verificare anche le cifre dei rimborsi chilometrici, altro filone di spesa incontrollato: 15 mila euro in un anno per Sergio Gruttadauria (Mpa), di Caltagirone, e 12 mila per Giacomo Porrovecchio (Comunisti-Idv), residente a Grammichele. La Provincia di Catania ha speso 164 mila euro, nel 2011, per i rimborsi chilometrici. E il sospetto, anche in questo caso,è che qualcuno abbia autocertificato qualche spostamento in più.

Cannavò è stato coinvolto anche in altri episodi elettorali di “dubbio gusto”:

Catania, la campagna elettorale con la carta intestata della Provincia. ‘Inciampano’ Cannavo’(Pdl) e Galletta(Pd)

Sullo stessa tema consigliamo anche il seguente articolo:
http://livesicilia.it/2012/10/04/provincia-di-catania-tutti-i-rimborsi/ 

viaI consiglieri provinciali pagati come top manager – La Repubblica.

Ecco in dettaglio perchè la Municipale non interviene contro i posteggiatori abusivi

Posteggiatori e polizia municipale

Posteggiatori abusivi e polizia municipale

Vi garantiamo la qualità della fonte che ci ha fornito queste spiegazioni.

Dunque, la faccenda dei posteggiatori abusivi non è semplice come possa sembrare, e anche se un reale controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine sicuramente scoraggia il fenomeno, dal punto di vista giuridico invece c’è la necessità di alcuni chiarimenti.

Innanzitutto bisogna fare riferimento all’art 7 c.15-bis C.d.S., che punisce con oltre 700 euro di verbale chi esercita l’attività di parcheggiatore abusivamente. Questa è una sanzione pecuniaria amministrativa che comunque non si esaurisce in se stessa.

Infatti se viene fatto uso di minori la sanzione pecuniaria raddoppia, e se i minori sono di età inferiore a 14 anni allora dovrebbe scattare anche una denuncia penale  per sfruttamento minorile. E ancora, se il parcheggiatore è abusivo e ha avuto degli introiti da questa attività, vuol dire che ha guadagnato dei soldi in nero, e quindi ci sta anche una bella denuncia per evasione fiscale (la Guardia di Finanza in passato qualche volta l’ha fatto).

Scavando nelle leggi si potrebbero trovare anche altre ipotesi sanzionatorie affiancabili all’art. 7 c.15-bis C.d.S., ma rimane comunque il problema principale: l’art. 7 c.15-bis  è inapplicabile per tutti quelli che comunemente noi definiamo “parcheggiatori abusivi”.

Spieghiamo meglio: per il Codice della Strada non è assolutamente prevista la figura del posteggiatore su suolo pubblico (il posteggiatore non esiste), e quindi diventa arbitraria anche la definizione di posteggiatore abusivo.

Ciò a cui fa riferimento l’art. 7 c.15-bis è quindi il posteggiatore che, senza averne titolo, esercita la sua attività in un area di parcheggio (secondo la definizione dell’art. 3 C.d.S.) privata (anche se non necessariamente di sua proprietà).

Facciamo un esempio: tra la via Crispi e la via San Giorgio dei Genovesi, alle spalle del Conservatorio “V. Bellini”, c’è una di queste aree di parcheggio. E’ un’area recintata, chiusa, e ognuno entra lì con la propria macchina e paga i tizi che  stanno in un casotto di legno. Bene, se quest’area non ha le opportune destinazioni d’uso catastali, se chi la gestisce non ha una partita I.V.A. e non paga le tasse, e soprattutto se non ci sono le necessarie autorizzazioni rilasciate dal Comune di Palermo (come per qualsiasi altra attività), allora possiamo sicuramente dire che quei signori “esercitano abusivamente l’attività di parcheggiatore o guardamacchine”, e quindi sono passibili dell’applicazione dell’articolo 7 comma 15-bis del Codice della Strada.

Il posteggiatore che invece ti chiede i soldi a piazza Castelnuovo, in via Spinuzza, a Mondello, o in qualsiasi via, piazza, o area pubblica e di pubblico accesso, NON possiamo comunque considerarlo un posteggiatore, né regolare né abusivo.

Si dirà: ma i vigili urbani hanno fatto e fanno tanti di questi verbali ai posteggiatori di strada. Di questi verbali non ne viene pagato mai nemmeno uno!

E questo non solo perché la maggior parte di questi posteggiatori abusivi risultano nullatenenti con diverse migliaia di euro di sanzioni non pagate sulle spalle di cui se ne fregano beatamente, ma anche perché, giuridicamente, se un posteggiatore multato facesse ricorso al Giudice di Pace sostenendo che il poliziotto l’ha fermato e multato mentre lui in realtà era  sul marciapiede che passeggiava per i fatti suoi in qualità di pedone, quel poliziotto non avrà nulla per dimostrare il contrario. Anzi, si dovrebbe preoccupare per una denuncia per “abuso di potere”!

Riassumendo: se la Legge non riconosce la figura del posteggiatore autorizzato sulla pubblica via, sulla pubblica via il poliziotto non può accusare chicchessia di esercitare abusivamente (ovvero senza autorizzazione) tale professione.

Diverso invece è il caso in cui il posteggiatore di strada si avvicina all’automobilista che ha appena parcheggiato e pretende i soldi(foss’anche solo un centesimo). In questo caso scatta la fattispecie giuridica dell’estorsione.

A questo punto scordiamoci il Codice della Strada, perché stiamo parlando di un reato, ovvero di una violazione del Codice Penale. E l’estorsione spesso è associata o associabile ad un altro reato, e cioè leminacce, ovvero quando il posteggiatore” (o, meglio, l’estorsore), con le parole, gesti, atteggiamenti o altro, fa temere all’automobilista la concreta possibilità di subire danni futuri (foss’anche solo una gomma bucata) se non riceve i soldi richiesti.

Ma c’è un ma… Questi reati, sebbene molto più gravi della violazione dell’art. 7 c. 15-bis del C.d.S., sono perseguibili su querela della parte lesa.

Facciamo anche qui un esempio. Supponiamo che un cittadino si rechi da un vigile lamentadosi di un posteggiatore abusivo che gli ha chiesto e preteso 5 euro per parcheggiare la sua auto, alludendo ovviamente a qualche brutta sorpresa nel caso in cui l’obolo non venga pagato. Il poliziotto allora avrà l’obbligo di identificare la persona che quel cittadino gli indicherà, denunciarlo all’A.G. per estorsione e minacce nei confronti di quella persona (parte lesa). Questo iter però è procedibile SOLO se la parte lesa sporge querela verso il tizio indicato, descrivendo lo svolgersi dei fatti che costituiscono reato. In sostanza, occorrerà che il cittadino si esponga in prima persona e denunci l’accaduto.

Bene, questa la realtà giuridica. Questa invece è la realtà dei fatti: su decine di casi in cui i cittadini hanno chiesto aiuto al vigile lamentadosi del posteggiatore abusivo, mai nessuno ha voluto andare fino in fondo, per paura di ritorsioni. In tal caso il vigile, stando alla normativa sopra descritta, si ritrova con le mani legate.

Quest’ultimo (il vigile) si ritorverebbe a denunciare lo zio Pinuzzo di via Spinuzza per avere estorto dei soldi… a chi?

O per avere minacciato… chi?

Ogni tanto c’è qualcuno che ha abbastanza senso civico da metterci la faccia e procedere senza tirarsi indietro. Ma, ci assicurano, sono casi talmente sporadici che quando accadono ci fanno un articolo sul Giornale di Sicilia.

Va ricordato che tutti gli agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria hanno l’obbligo di intervenire ogni qualvolta abbiano contezza di una violazione di legge, e questo indipendentemente dal fatto che siano nel loro turno di servizio, o ferie, o a passeggio per fatti loro, in divisa, o con abiti civili, o vestiti da Batman durante una sfilata di carnevale! Questo dice la Legge.

Detto questo però, poiché ci sono alcuni reati che sono perseguibili solo su querela di parte, in quei casi è sempre necessaria una denuncia.

Se per esempio, qualcuno ci minaccia di “romperci tutte le corna che abbiamo in testa”, l’agente può procedere solo se noi contestualmente facciamo la nostra bella denuncia. E questo indipendentemente dal fatto che l’ipotetico reato sia avvenuto in presenza dell’agente (flagranza) o meno.

La ratio legis di questa disposizione è quella di evitare che poi, davanti al Giudice, noi possiamo sostenere che in realtà la persona arrestata dal poliziotto è un nostro caro amico, e che la frase minacciosa che l’agente ha sentito proferire è in realtà un nostro abituale saluto confidenziale…

In sostanza è un modo per cautelare la polizia da eventuali combine tra estorsore ed estorto o dietrofront improvvisi della parte lesa o, infine, da improbabili fraintendimenti da parte dell’agente in servizio.

viaEcco in dettaglio perchè la Municipale non interviene contro i posteggiatori abusivi | Mobilita Palermo.

Niscemi, sequestrato il Muos!

IL REATO IPOTIZZATO: ‘VIOLAZIONE SULLE LEGGI AMBIENTALI’

Niscemi, sequestrato il ‘Muos’: cinque indagati

MUOS - Niscemi

MUOS – Niscemi

6 ottobre 2012 – Nello stesso giorno della manifestazione nazionale è stato sequestrato il Muos di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, il sistema di comunicazioni satellitari gestito dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti. L’impianto di Contrada Ulmo è costruito all’interno della riserva naturale orientata “Sughereta di Niscemi”, area di inedificabilità assoluta e sito di interesse comunitario.

Il provvedimento è stato emesso dal Gip su richiesta della Procura di Caltagirone, a conclusione di indagini avviate nel luglio del 2011. Disposto il sequestro preventivo dell’area e degli impianti del sistema di comunicazioni “Mobile usaer objective sistem” (Muos) della stazione “Naval radio transmitter facility” (Nrtf).

Sono state accertate violazioni delle prescrizioni fissate dal decreto istitutivo dell’area protetta, attraverso consulenze tecniche e acquisizione di atti e documenti presso la Regione siciliana. Secondo fonti vicine alla Procura ci sarebbero cinque indagati. Il reato ipotizzato è violazione sulle leggi ambientali. Al vaglio dell’autorità giudiziaria anche altri aspetti.

L’esecuzione del provvedimento è stata affidata ai carabinieri e alla polizia municipale che si sono avvalsi della compagnia carabinieri di Sigonella e del comandante del 41esimo stormo dell’Aeronautica militare di stanza a Signonella.

Dicci cosa ne pensi, lasciate un commento!

viaNiscemi, sequestrato il ‘Muos’: cinque indagati | Quotidiano Sicilia.

Diretta e registrazione del consiglio comunale di Scordia – 26 Settembre

Adesso è possibile riascoltare la seduta consiliare
Alle ore 22:13 abbiamo chiuso la trasmissione per esaurimento tempo massimo di registrazione. Ci scusiamo con chi stava seguendo in streaming il consiglio comunale, la seduta è stata rinviata 10 minuti dopo la nostra interruzione, alla data del 2 ottobre p.v.

Dalle 18.00 in questa pagina potrete seguire la diretta streaming del consiglio comunale di Scordia, si parlerà di opere pubbliche e regolamento per la vendita dei fiori al cimitero, questo l’ordine del giorno:
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Banchetto informativo

Ci siamo!

Il movimento 5 stelle  Scordia farà un banchetto informativo sabato 22 settembre in  piazza Umberto I (piazza san  Rocco) dalle ore 16:30 .

Banchetto Votate per Voi - Movimento 5 Stelle Scordia

Banchetto Votate per Voi – Movimento 5 Stelle Scordia

Lo scopo del banchetto è farvi conoscere il movimento, fare informazione sulle nostre iniziative e rispondere alle vostre curiosità. Inoltre vi parleremo delle elezioni regionali e di cosa succede nel pianeta a 5 stelle.

Mettetevi in MoVimento con noi!

Questo il link per l’evento su facebook :

https://www.facebook.com/events/468085446565800/

Vi aspettiamo numerosi!

Strafottenza o maleducazione? Parcheggio selvaggio.

Camminando per Scordia chi non si è mai imbattuto in una scena come quella rappresentata nella foto?!

Parcheggio Selvaggio a Scordia

Parcheggio Selvaggio a Scordia

Capita spesso ormai di girare per il paese e trovare in delle vie secondarie e poco transitate, macchine parcheggiate per molto tempo in mezzo alla strada, bloccando l’intera via e costringendo gli altri mezzi a deviazioni.

Mancanza di senso civico? Maleducazione? In questi casi sarebbe bastato andare a cercare un parcheggio ma evidentemente il proprietario dell’auto aveva troppa fretta.

Area Dog

Area dog: allestire un’area di suolo pubblico dedicata interamente ai cani. In queste aree sarà possibile lasciar libero e far correre il proprio animale.Nell’area dedicata sarà possibile trovare i cestini per la raccolta degli escrementi degli animali.

Aree dedicate agli amici a 4 zampeOvviamente chi accompagnerà il proprio cane nella suddetta area, dovrà vigilare affinché il proprio animale non rechi danni ne agli altri cani e rispettivi padroni ne danni all’interno dell’area.La regola principale è che ogni padrone è tenuto a ripulire l’area dagli escrementi lasciati dai propri cani.

L’obiettivo di questa iniziativa è quello di poter innanzitutto sensibilizzare i proprietari dei cani a ripulire dai bisogni lasciati dal proprio animale anche fuori dall’area, cercando di contribuire alla pulizia delle piazzette comunali presenti in paese che ormai vivono un degrado quotidiano.

Inoltre vista la situazione sempre nelle piazzette comunali si evita che il proprio cane possa farsi male incontrando vetro rotto a terra mentre cammina liberamente (è già successo che alcuni padroni hanno ritrovato il loro cane con schegge di vetro sulle zampe) e per ultimo, beh anche loro hanno diritto a svagarsi magari stando in compagnia di altri cani.

Già in alcune città di Italia questa è una realtà, ecco qualche link per documentarsi meglio:

http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=10279#.UFQ-Q7LN9WQ

http://www.comune.vicenza.it/cittadino/scheda.php/43702,64510