Comunicato m5s Scordia su PTA a Scordia

Quanto segue è il comunicato rilasciato dal MoVimento 5 stelle Scordia, sulla concessione della scuola media di via Libertà (ex liceo scientifico) a Scordia per la costruzione del PTA (Presidio di Territorialità Assistenziale).

Scuola di via Libertà

(28.10.2012) In pieno turbinìo di emozioni per la nostra prima tornata elettorale siamo stati contattati da un padre di famiglia, Rocco Privitera, che, allarmato dalla pubblicazione di una delibera comunale di Scordia, ci ha chiesto di vederci immediatamente per un incontro per discutere del problema che, da lì a poco, avrebbe coinvolto l’intera comunità scordiense.

La delibera, firmata dalla giunta comunale il 22.10.2012, con effetto attuativo, concede in comodato d’uso gratuito per 99 anni i locali della scuola media, già liceo, di via Libertà per la realizzazione di un PTA (presidio territoriale assistenziale). Questa posizione di fatto obbliga lo sgombero immediato di studenti, di aule, di laboratori, per quanto piccoli, e degli uffici presenti, forse già prima di Natale 2012*, con grande rammarico e indignazione da parte dei genitori che hanno scelto, ad inizio anno scolastico, di mandare i propri figli presso quella sede piuttosto che un’altra.
(* aggiornamento: lo sgombero non sarà immediato)

La prima domanda che ci siamo posti come cittadini è come si possa pensare che il diritto all’istruzione debba lasciare il posto al diritto alla salute, ritenendoli entrambi necessari, da tutelare e alla base di una società civile. Da questi principi siamo partiti per seguire da subito la vicenda e capirne l’iter che ha spinto l’amministrazione verso queste scelte.

Dagli incontri con i consiglieri comunali, presenti presso i seggi elettorali, ci rendiamo conto che nessuno conosce bene l’argomento e, per capire meglio la situazione, si decide di richiamarla all’attenzione  durante l’apertura del già convocato Consiglio Comunale per il martedì seguente.

(30.10.2012) All’apertura del consiglio comunale il consigliere Saitta, ( segui registrazione consiglio: http://www.youtube.com/watch?v=MZkdLMv8qYA&t=6m16s ) seguito dal consigliere Agnello, chiede delucidazioni sull’avvenuto e dopo un dibattito alla presenza dei genitori in sala consigliare è stato concordato un incontro con l’assessore Todero (unico a conoscenza reale dei fatti insieme al Sindaco) per il giorno dopo.

(31.10.2012) All’incontro erano presenti circa venti genitori e altri cittadini e politici che avevano tutto il diritto di capire la situazione, l’assessore Todero e l’assessore Pernice come vicesindaco. Madri e padri si sono battuti per il diritto dei propri figli facendo notare agli amministratori che il motivo della scelta di quella scuola ad inizio anno aveva delle ragioni precise che sarebbero venute a mancare al momento del trasferimento in altra sede dei ragazzi. Alla fine della discussione si è chiesto all’amministrazione di garantire la chiusura dell’anno scolastico presso la sede attuale e, nel caso, invece, di trasferimento, che venissero controllati i locali del  plesso G. Verga, garantendo i servizi, cosa che andrebbe fatta a prescindere visto che altri studenti sono già presso quella sede scolastica, garantendo lo sfollamento veloce in caso di sisma e garantendo gli stessi laboratori presenti nella sede di via Libertà.

(04.11.2012) Dopo aver vagliato varie considerazioni si è pensato di chiedere un colloquio con il sindaco Angelo Agnello per capire meglio l’iter seguito. Il sindaco comincia a parlare sottolineando che da tempi non lontani l’amministrazione aveva già deciso di vendere l’immobile di via Libertà e di trasferire i ragazzi presso la sede di via Etna. Quest’ultima però ha una procedura legale in corso e poiché il comune è ancora debitore di “somme irrisorie”, dice il sindaco, “rispetto a quelle già retribuite al proprietario”, il quale sembra voglia speculare in ogni modo. Questo blocco di fatto “impedisce” il trasferimento dei ragazzi presso quella sede e quindi rimangono dove sono finché non ci sarà la sentenza sull’immobile di via Etna per la prossima primavera, ad aprile.

Continua il sindaco dicendo che poco dopo si materializza la possibilità di realizzare un PTA proprio a Scordia, da sempre deficitario di strutture sanitarie. A quel punto viene avviata la procedura per la ricerca di una sede e lui stesso  pensa proprio all’edificio scolastico in questione. Fornisce le planimetrie dei luoghi all’ASP e questa ne dà parere positivo. L’assessore Todero si affretta a contattare il dirigente scolastico della G. Verga per capire se il plesso è atto ad accogliere le 6 classi di scuola media. Data conferma da parte del dirigente si avviano le pratiche per la concessione dei locali a titolo gratuito per la formazione del PTA presso via Libertà. Noi chiediamo al sindaco come mai il dirigente non abbia fatto una riunione con tutti i genitori, sia quelli della scuola elementare che quelli della scuola media. Lui stesso dice che quella è stata una scelta del dirigente scolastico e che lui non ne conosce le motivazioni

(05.11.2012) Protesta da parte di un gruppo politico a supporto dei genitori al momento della firma della convenzione nei locali del municipio. Il risultato è che i ragazzi non verranno trasferiti prima della fine dell’anno scolastico così come già auspicato durante la riunione fatta con l’assessore Todero il 31.10.2012.

A nostro parere l’errore fatto dal  dirigente scolastico è stato quello di non comunicare, né ai professori né ai genitori la scelta fatta insieme all’amministrazione comunale. Per cui, come una frecciata, i genitori si sono trovati a dover fronteggiare il problema in tempi ristrettissimi. Non si può pensare di creare scompiglio agli studenti e di lasciarli al loro destino, visto che al momento sono i più deboli, ragion per cui stiamo valutando una o più alternative che possano essere propostae all’amministrazione comunale e che possano essere risolutive sotto tanti punti di vista. Mettere le sei classi di medie ricavando altrettante aule scolastiche a discapito di altri ambienti non può essere la soluzione al problema, per quanto possa essere “momentanea”. La scuola non è formata solo da aule ma anche da spazi all’interno dei quali gli studenti possano svolgere altre attività utili per la loro formazione. La nostra proposta sarà quella di valutare possibili luoghi che possano risultare idonei e la possibilità di crescita della popolazione scolastica.

Al tempo stesso pensiamo di non perdere la possibilità di avere un presidio assistenziale a Scordia, fermo restando che questo fosse integrativo e migliorativo rispetto alla situazione con il servizio di guardia medica. Vorremmo il diritto di verificare il progetto delle strutture e delle attrezzature per gli ambulatori che verranno realizzati. L’amministrazione comunale dal canto suo, in piena campagna elettorale, per motivi politici, nasconde i fatti all’intera comunità e firma in tutta fretta la delibera attuativa, senza tener conto della cittadinanza e dei doveri che si hanno verso questa. La popolazione andava avvertita in tempo.

Presto indiremo un’assemblea pubblica per chiarire meglio i fatti e decidere in comune accordo come portare avanti la problematica per risolverla.