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Diretta Streaming – Consiglio comunale Templari, Carnevale, Mensa – Scordìa 28/01/2013

Seduta terminata

Scordia Diretta Streaming Consiglio comunale

Cari amici, da questa pagina possiamo seguire, a partire dalle 18.00, la diretta streaming della seduta odierna del consiglio comunale di Scordìa. La seduta è dedicata alla delicata questione dei Templari a palazzo Modica, al Carnevale 2013 e al servizio mensa scolastico.

 
Per approfondimenti sulla questione dei Templari potete leggere il nostro [button color=”orange” url=”http://www.scordia5stelle.it/comunicato-ufficiale-sulla-concessione-gratuita-dei-locali-di-palazzo-modica/” size=”medium, small or default”]Comunicato stampa[/button]

Commissioni parallele per il Parlamento più antico del mondo

Costituzione Sicilia 1812 MoVimento 5 stelle Scordia“Ogni cittadino Siciliano, che non fosse membro del Parlamento, potrà avanzare una sua domanda, querela, progetto di legge, per lui o in nome del Pubblico al Parlamento, però per mezzo di un membro del medesimo…” questa frase che parla di Democrazia partecipata non è tratta dal programma del Movimento 5 Stelle, ma dalla Costituzione Siciliana del 1812, una delle più antiche in Europa. La nostra è una terra meravigliosa, che è stata antesignana di molti principi e diritti fondamentali. Dobbiamo tornare alle origini della nostra Costituzione e del nostro Statuto, le regole del buon governo furono dettate dai nostri padri e quello che dobbiamo fare è solo guardare al passato per costruire il nostro futuro. Se volete anche voi partecipare al cambiamento, iscrivetevi alle commissioni parallele, uno strumento con il quale i Cittadini possono avanzare proposte o prestare la loro professionalità ai nostri Portavoce a 5 Stelle all’ARS.

[ Giancarlo Cancelleri Portavoce a 5 Stelle]

[button color=”green” url=”http://www.sicilia5stelle.it/commissioni-parallele/” size=”medium”]Partecipa alle Commissioni Parallele[/button]

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Le prime vittorie della Sicilia a 5 Stelle all’ARS

In Nome Del Popolo Sovrano - Sicilia5stelle MoVimento 5 Stelle Sicilia - Scordia

“Ieri in aula abbiamo finito alle 2 del mattino.
E’ stato sfiancante.
Non per l’orario o per la mole di lavoro, ma per il modo in cui si è operato.
Se poteste vedere in che condizioni si legifera, capireste perchè la Sicilia si trova in questo stato. Non so se è stato un problema di “urgenza” oppure questa è ordinaria amministrazione.
Sia in commissione, che in aula, l’iter è questo: Arriva un ddl, subito dopo arrivano gli emendamenti al testo, si ha un’arco di tempo di 10-30 secondi per leggerli e votarli, poi si vota il testo completo. tutto ciò nel caos più totale.
L’unica cosa che conta è far passare le proprie istanze. Poco importa cosa presentino gli altri.
L’importante è la vittoria personale, come se si stesse giocando ad uno strano gioco da tavola e non si avessero, invece, in mano le sorti di una terra.
Saremo noi strani, inesperienti, ingenui.. ma, come ho detto in aula, nutriamo un profondo rispetto per il ruolo che copriamo, e sentiamo sulle spalle il peso di un’enorme responsabilità.
Io voglio sapere cosa voto, voglio sapere cosa comporta una parola piuttosto che un’altra, voglio sapere il perchè di ogni singola sillaba, voglio sapere quali sono le conseguenze di una frase che grazie a me potrebbe diventare LEGGE.
Ieri, con grandissimo sforzo, abbiamo cercato di farci valere e di reagire ad un sistema folle (in parte, riuscendoci).
Ma finchè si verificheranno queste situazioni, continuerò a pubblicare tutto, ad alzare la voce e a pretendere di svolgere il mio ruolo con serietà e responsabilità, poco importa quanto tempo ci vorrà.
Inoltre, lo dico chiaramente, mi asterrò tutte le volte che non mi verrà data la possibilità di vederci chiaro.
Finite le impressioni personali, vi lascio alla lettura dell’articolo per un breve riassunto della giornata di ieri.
Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti, soprattutto ai miei 14 compagni di viaggio e a tutti quelli che ogni giorno ci sostengono e non ci fanno sentire soli.
Che il 2013 sia l’anno della rinascita. Saluti.” Gianina Ciancio – Portavoce a 5 Stelle

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Cominciano, piano piano, ad emergere i retroscena della lunga notte di Sala d’Ercole. Ufficialmente, l’Aula ha approvato l’esercizio provvisorio per quattro mesi, la proroga dei contratti ai precari e la proroga degli Ato rifiuti, sempre per quattro mesi.

In realtà, durante i sofferti lavori parlamentari è successo altro. E’ avvenuto che, forse in parte inavvertitamente, i parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle hanno sventato, di fatto, la stabilizzazione – sembra incredibile! – non di sei, ma di un gruppo imprecisato di dirigenti con contratto di diritto privato.Dirigenti a contratto, diventati tali (tranne pochissimi casi per i quali è stata fatta una selezione) grazie alle ‘raccomandazioni’ della politica che, se la legge fosse stata approvata, sarebbero diventati dirigenti a vita!

La storia, in alcuni passaggi, l’abbiamo raccontata qualche giorno fa pensando che si trattasse solo di un ristretto gruppo di dirigenti, non più di dieci. Invece, adesso, dopo aver consultato una montagna di documenti, scritti in stretto ‘burocratese’, viene fuori che la proroga – pronta per essere trasformata in ‘stabilizzazione’ – avrebbe riguardato un numero impressionante di soggetti, forse più di un centinaio. Incredibile!

Tutto questo in una Regione che ha già mille e 800 dirigenti, 900 responsabili di Unità operative, Aree o Servizi e altri 900 che non si capisce che cosa facciano. Incredibile! Tutto questo con la connivenza del Governo e, in particolare, di un partito che sta dentro questo Governo: l’Udc. Ma andiamo con ordine, anche per spiegare ai nostri lettori quanto sono imbroglioni alcuni dei parlamentari eletti nella nuova Assemblea regionale siciliana.

La mattina del 29 dicembre comincia a circolare il disegno di legge che proroga il contratto ai quasi 30 mila precari di Regione ed Enti locali. Il provvedimento va alla commissione legislativa dell’Ars competente: la quinta commissione (Lavoro), presieduta da Marcello Greco. Nel mezzo di questo provvedimento, nascosto ad arte tra Pip, Puc, Pac e altre sigle incomprensibili, c’è un riferimento alla legge che riguarda i dirigenti esterni all’Agenzia regionale per l’Impiego. Per essere precisi, è la legge che ha abrogato l’Agenzia regionale per l’impiego: la legge regionale numero 26, articolo 11, comma 12.

Leggi il resto su [button color=”blue” url=”http://www.linksicilia.it/2012/12/la-stabilizzazione-dei-dirigenti-sgamata-dai-grillini-tutti-i-retroscena/” size=”medium”]linksicilia.it[/button] 

Arance 2.0, ecco come i giovani si inventano un futuro in campagna

Fino a poco tempo fa studiavano sui libri universitari, ora sono nel loro aranceto. Lo sforzo iniziale (20mila euro) l’hanno dovuto fare i genitori, ma loro si sono inventati il mestiere del contadino 2.0 nel mezzo della Sicilia. Come rivitalizzare un settore in crisi? Con internet e il binomio tradizione-innovazione.

Ribera Arance Per Passione«Oggi ultima irrigazione e ultimo lancio degli insetti utili, per contrastare i residui focolai di cocciniglia cotonosa. E poi comincerà la raccolta». Si chiude così l’ultimo Quaderno di Campagna dei “Contadini per Passione”, un innovativo progetto che ha radicalmente cambiato la vita di tre giovani siciliani. I fratelli Paolo e Marco Barbera, 29 e 30 anni, e Francesco Corsentino, 27 anni, da qualche anno sono passati dai libri universitari all’agricoltura. Un’agricoltura 2.0 però. Le dolcissime e bionde arance DOP ‘Washington Navel’ che producono nel comune di Ribera (Agrigento), a pochi chilometri dal mare, incarnano infatti perfettamente il binomio tradizione-innovazione.

Ma perché, con le vostre competenze, avete deciso di andare a lavorare nei campi? «Abbiamo scommesso in quest’avventura perché pensiamo che oggi il settore agricolo non debba essere visto come un problema – racconta Paolo Barbera, ideatore e fondatore del progetto – ma come una risorsa e un’opportunità per ricreare nella parte più dinamica della società, cioè i giovani portatori di nuove idee e progetti, quell’entusiasmo capace di creare reddito e autosufficienza». Nel 2003 i due fratelli hanno infatti ereditato dai nonni un aranceto ormai abbandonato, perché un genitore è ingegnere e l’altro insegnante, e nel giro di qualche anno è arrivata la svolta. Pur non avendo molta esperienza nel campo, ma sfruttando l’aiuto e la sapienza di contadini più esperti, hanno iniziato gradualmente a gestire e condurre in prima persona l’aranceto.

«In campagna, respirando il profumo dei fiori d’arancio, ho ritrovato la mia dimensione – continua Barbera – così ho lasciato i miei studi di economia aziendale a Palermo e mi sono dedicato a tempo pieno alla produzione e lavorazione delle arance». Suo fratello Marco invece ha terminato la carriera universitaria, aiutando Paolo d’estate e nei momenti liberi, e si è laureato in Giurisprudenza. Adesso è lui che si occupa di tutta la parte burocratica e delle vendite. In seguito al team si è aggiunto anche Francesco Corsentino, detto ‘Kiko’, amico di vecchia data e anche lui studente universitario. Qualche operaio stagionale poi dà una mano durante i mesi della raccolta, da novembre a marzo.

Eco-sostenibilità e consumo critico alla base di una nuova agricoltura. «Il nostro è un nuovo modo di pensare e fare agricoltura, che miri a uno sviluppo sostenibile e a un consumo critico, affinché il territorio sia salvaguardato e non consumato – spiega ancora il fondatore -–poiché la terra non è un bene che abbiamo ereditato dai nostri padri, ma è un bene che abbiamo a prestito dai nostri figli». Un’idea idea di agricoltura, quella dei giovani contadini riberesi, che si fonda sul concetto di ‘filiera corta’, e che permette di far arrivare le arance dal campo direttamente sulla tavola dei consumatori, senza passaggi intermedi. «Cerchiamo di andare oltre la semplice vendita commerciale – precisa Marco Barbera – poiché per noi è fondamentale instaurare una conoscenza diretta con i clienti, ormai sempre più attenti e consapevoli, che ci piace infatti definire coproduttori».
L’aspetto più innovativo però è il loro progetto di comunicazione e marketing. «Oggi non basta più produrre eccellenza se poi questa non viene sapientemente comunicata – sostiene Corsentino – non sono più sufficienti solo le braccia, e finalmente si sta capendo che servono anche le idee e i cervelli. Bisogna far partecipare alla vita agricola figure nuove, intelligenti, dinamiche, brillanti». Soprannominato “il contadino informatico”, Corsentino sta per laurearsi in ingegneria informatica a Pisa, e dal 2009 si occupa della gestione dell’aranceto “virtuale” e del marketing.

E-commerce, storytelling e social network sono le chiavi del successo. «L’e-commerce è una grande risorsa, perché il nostro negozio online non ha né confini territoriali né orari – continua l’informatico – è sempre aperto e ha costi gestionali irrisori per un’azienda». Per quanto concerne invece la comunicazione d’impresa online, “Contadini per passione” agisce su due canali, cioè quello ‘istituzionale’ tradizionale e quello ‘social’. Riguardo al primo, l’innovazione arriva dall’utilizzo dello storytelling come tecnica comunicativa, veicolando sotto forma di racconto le informazioni per il consumatore. Ne è un esempio il ‘Quaderno di Campagna’, un report periodico con foto e descrizione delle attività quotidiane svolte sul campo dai ragazzi. L’aspetto però più interattivo è sicuramente quello social. «Anche nell’agro-alimentare l’azienda ha bisogno di essere presente sui social network – afferma ancora Corsentino – quando il cliente sceglie il prodotto da mettere in tavola, deve potersi fidare di quello che mangerà e i social ci permettono di creare proprio quella fiducia. Noi non ci facciamo pubblicità online, ma dialoghiamo con chi ci segue». È questo quindi l’obiettivo del food blog presente sul sito, nel quale vengono suggerite varie ricette a base di agrumi, chiedendo poi un feedback alla community. I clienti possono inoltre postare loro stessi altre ricette, diventando così anche foodblogger. In pratica ricevono visibilità in cambio del loro sostegno al progetto, che in questa maniera diventa anche un po’ il loro.

Come per il marketing, anche per l’avviamento dell’azienda gli investimenti sono stati molto risicati. «L’unico investimento che abbiamo fatto è stato rimettere in produzione il nostro aranceto – confessa Paolo Barbera – una spesa di circa 20 mila euro, sostenuta in gran parte dai nostri genitori, che abbiamo recuperato nei primi anni di attività, dal 2005-2006 al 2009-2010». All’inizio le arance prodotte venivano conferite alla grande distribuzione di Ribera. Stufi di essere «mortificati» dal continuo abbassamento dei prezzi all’ingrosso, che garantivano ricavi davvero esigui, a un certo punto i Barbera decidono di provare la vendita diretta. Che funziona subito bene, anche grazie al lavoro del “contadino informatico”.

Dal 2009-2010 quindi le loro arance vengono vendute direttamente ai consumatori, singoli o in gruppi di acquisto, i famosi G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidali), presenti ormai in tutte le principali città italiane. Le cassette viaggiano con corrieri espressi, e 48 ore dopo la raccolta riescono ad arrivare sulle tavole degli acquirenti. Idem per Slow Food, non solo un semplice partner commerciale dei Contadini per Passione, ma una rete di cui i ragazzi condividono la filosofia, e che mette sempre il contadino al centro della catena produttiva.

Ma quali sono state le maggiori difficoltà dopo la partenza? «Innanzitutto un problema strutturale – si foga Barbera – perché abbiamo ancora molte strade interpoderali in terra. Se piove per più di due giorni di seguito diventano impraticabili e non si può accedere ai nostri fondi. D’inverno a volte rischiamo di non poter trasportare fuori dai campi le arance appena raccolte». L’altro grosso limite è quello geografico. Trovandosi nell’ovest della Sicilia, sono fortemente svantaggiati rispetto ai competitor, non solo i produttori di arance pugliesi e calabresi, ma anche quelli della Sicilia orientale. Un gap che però in parte viene colmato con l’e-commerce e con gli strumenti di comunicazione 2.0.
«Nonostante tutto, negli ultimi due anni abbiamo accresciuto la nostra superficie arancicola – dice soddisfatto il fratello Marco – prendendo in comodato d’uso e in co-conduzione aranceti di persone che ci hanno dato fiducia, e che in alternativa li avrebbero abbandonati, perché i figli o i nipoti facevano altro». Parallelamente è quindi cresciuta anche la produzione. «Quest’anno quasi sicuramente aumenteremo gli ordini singoli del 70% e gli ordini collettivi del 50% – gli fa eco Corsentino – dalla fine dello scorso raccolto abbiamo fatto un buon lavoro di promozione online e di ‘marketing a filiera corta’».

Raggiunto il pareggio di bilancio nel 2009-2010, anche grazie alla vendita diretta, negli ultimi due anni i loro utili sono nettamente aumentati. Il 2011 ha visto un aumento del fatturato addirittura del 100 %, sceso poi a un + 20 % del 2012. «La stagione passata abbiamo avuto una pessima annata, perché abbiamo dovuto letteralmente buttare circa il 40% delle nostre arance, a causa di un insetto detto in gergo “la mosca bianca” – sottolinea Paolo Barbera – ma malgrado ciò abbiamo registrato un’ulteriore crescita, perché è aumentato il nostro volume di produzione». E le stime per il 2013 sono ottime: è previsto infatti un + 30 % del fatturato.

Qual è allora il futuro dei Contadini per Passione? «Vogliamo cominciare a differenziare la nostra produzione – spiegano i ragazzi – quest’anno avremo il nostro primo olio, oltre alle prime marmellate di arance, limoni e mandarini». L’ottica è quella di allungare il più possibile la stagione produttiva ed essere davvero autosufficienti economicamente, «perché nessuno qua in Sicilia ci aiuta».

Nonostante gli ingenti fondi europei destinati all’agricoltura siciliana, ben pochi infatti sono effettivamente arrivati agli agricoltori. Si calcola che negli ultimi 10 anni circa 6 miliardi di euro siano tornati indietro all’Europa, semplicemente perché la regione non è riuscita a spenderli in progetti concreti. «Siamo molto delusi dalla politica siciliana – ammette Paolo Barbera – a causa della loro incompetenza e della mancanza di una vera programmazione agricola, abbiamo perso il grosso dei finanziamenti europei. C’è molta rabbia in Sicilia, ed è per questo che Beppe Grillo è arrivato al 18%. Ma non penso che sarà la soluzione a tutti i nostri mali».

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/agricoltura-moderna#ixzz2FnmQJhYZ

Incontro pubblico – intervista esclusiva PTA a Scordia

Tra poco siamo in diretta!

PTA Presidio Territoriale di Assistenza - Scordia

PTA Presidio Territoriale di Assistenza – l’ingresso della struttura di Giarre

Cari amici, da questa pagina potrete seguire a partire dalle ore 21.00 l’incontro pubblico del MoVimento 5 Stelle – Scordia.  Sarà un incontro breve dedicato al punto della situazione sulle attività in corso .

Trasmetteremo in esclusiva, inoltre, l’intervista a un dirigente dell’ASP di Catania che abbiamo realizzato per illustrare la situazione del PTA a Scordia.

Per partecipare da casa installate il plugin google talk da questo indirizzo: http://www.google.it/talk/intl/it/ e create un account email google (se non lo avete già). Ci trovate in chat google aggiungendo l’indirizzo email info@scordia5stelle.it ai vostri contatti.

Consiglio comunale approvazione bilancio 2012 – Diretta streaming

Ecco la registrazione completa della seduta consiliare straordinaria

Cari amici, da questa pagina potrete seguire la diretta streaming del consiglio comunale, seduta straordinaria del 18 Dicembre 2012 previsto alle ore 18.00, una tappa fondamentale per Scordia, il consiglio, da come si può leggere dall’ODG visualizzabile in questa pagina, prevede la discussione sull‘approvazione del Bilancio di previsione 2012 e il bilancio pluriennale 2012-2014

Scordia Consiglio comunale Bilancio 2012Cogliamo l’occasione per ringraziare quanti aiutano il MoVimento 5 Stelle con il proprio impegno, con la propria disponibilità e con la propria cortesia a realizzare questo servizio per la comunità cittadina di Scordia.

Ricordiamo che proprio su questa pagina sarà possibile seguire la diretta a partire dalle ore 18.00, ora di inizio del consiglio comunale.

Anche se non ti occupi di politica, ricordati che la politica si occupa di te e decide del tuo futuro. Non delegare in bianco la gestione del tuo futuro, partecipa!