Scuole a Scordìa, il punto della situazione

Scordia scuole freddeIl problema “Scuole Fredde” ha sollevato parecchie polemiche e disagi, soprattutto perché coinvolge i piccoli alunni dei circoli scolastici “Collodi” e “Verga”. Ritenendo molto importanti tali problematiche, abbiamo provato a seguire gli eventi e riportiamo di seguito il punto della situazione.

Dopo giorni di protesta, i genitori degli alunni sono riusciti ad ottenere due incontri col Sindaco, che li ha ospitati sia nell’aula consiliare il 13 Dicembre 2012 che durante il Consiglio svoltosi a porte aperte il 7 Gennaio 2013, durante il quale sono stati trattati diversi argomenti, come l’aumento della retta dell’asilo nido comunale e la mancanza di documentazione che certifichi l’agibilità per la maggior parte dei plessi scolastici scordiensi.

Nel corso del primo incontro tra genitori e amministrazione comunale il sindaco affermava:
Purtroppo quello dei riscaldamenti non è tra i capitoli di somma urgenza per le spese comunali, quindi non sarà possibile risolvere il problema senza prima chiarire quello del bilancio; risolto quello, grazie allo stanziamento di 20 mila euro, potremmo garantire la fornitura di gasolio per le scuole, sufficienti per coprire il completamento dell’anno scolastico”.

Il bilancio di previsione 2012 è stato approvato (vedi Consiglio comunale del 18 Dicembre 2012– diretta streaming su  [button color=”blue” url=”http://www.scordia5stelle.it/approvazione-bilancio-2012-scordia-movimento5stelle/” size=”small”]Scordia5Stelle.it[/button] ) e il problema riscaldamenti è stato in parte risolto, in quanto dal 8 Gennaio il servizio è stato riattivato anche se in maniera limitata.

Alcuni genitori hanno avanzato la proposta di auto tassarsi, la maggioranza, invece, ha chiesto esplicitamente una riduzione degli stipendi degli assessori e lo spegnimento dei riscaldamenti in tutti gli uffici comunali in segno di solidarietà verso gli alunni. Va ricordato che il sistema scolastico di Scordìa soffre di altri problemi come la sospensione del servizio mensa per mancanza di fondi dai primi di novembre.

Un’altra questione che ha sollevato parecchie polemiche e malumori è stata quella delle modifiche apportate alla retta dell’asilo nido comunale, una delle quali pare sia stata effettuata senza l’approvazione del Consiglio come da regolamento (vedi dichiarazione da parte del Consigliere Ferro durante il Consiglio aperto del 7 gennaio 2013 – diretta streaming su [button color=”blue” url=”http://www.scordia5stelle.it/diretta-streaming-consiglio-comunale-aperto-sui-problemi-della-scuola-a-scordia/” size=”small”]Scordia5Stelle.it[/button]). La retta iniziale di 66€ mensili ha subito un aumento arrivando a 76€, poco giustificabile considerando la soppressione del servizio mensa. Attualmente si prevede un ulteriore aumento fino a 110 € al mese, un tariffario considerato inadeguato dai genitori.

Che fare? Anche se la struttura è nuova, efficiente e sicura, il tariffario è assolutamente fuori mercato, considerando che un asilo nido privato costa 50/55 € al mese (sarebbe interessante capire come fa un gestore privato a sopravvivere con una retta mensile così bassa). Per un genitore, in questa situazione di crisi generale, 66 € sono una cifra accettabile ma 110 € NO!

Viene quindi da chiedersi:

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  • Da quando l’istruzione pubblica e le condizioni scolastiche sono considerate non di primaria importanza?
  • Perché un argomento così delicato non è stato discusso in un’assemblea pubblica prima di prendere decisioni affrettate e dannose per la salute e per l’istruzione dei bambini?
  • In relazione ai problemi economici in cui versa il comune, ci sono dei servizi che si potrebbero sacrificare per reggere spese più importanti come il costo del carburante per i riscaldamenti nelle scuole?

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Crediamo che un problema che coinvolga i bambini debba essere risolto nel più breve tempo possibile, senza scatenare polemiche e ricorrendo, invece, a un dialogo costruttivo; dovrebbe essere, infatti, naturale e giusto agire da buon padre di famiglia. Una strada da percorrere potrebbe essere, ad esempio, quella di verificare il lavoro svolto dai dirigenti comunali e, in caso di mancato raggiungimento degli obbiettivi prefissati, destinare i premi economici previsti per l’operato dei dirigenti ai lavori per la risoluzione dei disagi scolastici. 

MoVimento 5 Stelle Scordìa – 14/01/2013

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