Le prime vittorie della Sicilia a 5 Stelle all’ARS

In Nome Del Popolo Sovrano - Sicilia5stelle MoVimento 5 Stelle Sicilia - Scordia

“Ieri in aula abbiamo finito alle 2 del mattino.
E’ stato sfiancante.
Non per l’orario o per la mole di lavoro, ma per il modo in cui si è operato.
Se poteste vedere in che condizioni si legifera, capireste perchè la Sicilia si trova in questo stato. Non so se è stato un problema di “urgenza” oppure questa è ordinaria amministrazione.
Sia in commissione, che in aula, l’iter è questo: Arriva un ddl, subito dopo arrivano gli emendamenti al testo, si ha un’arco di tempo di 10-30 secondi per leggerli e votarli, poi si vota il testo completo. tutto ciò nel caos più totale.
L’unica cosa che conta è far passare le proprie istanze. Poco importa cosa presentino gli altri.
L’importante è la vittoria personale, come se si stesse giocando ad uno strano gioco da tavola e non si avessero, invece, in mano le sorti di una terra.
Saremo noi strani, inesperienti, ingenui.. ma, come ho detto in aula, nutriamo un profondo rispetto per il ruolo che copriamo, e sentiamo sulle spalle il peso di un’enorme responsabilità.
Io voglio sapere cosa voto, voglio sapere cosa comporta una parola piuttosto che un’altra, voglio sapere il perchè di ogni singola sillaba, voglio sapere quali sono le conseguenze di una frase che grazie a me potrebbe diventare LEGGE.
Ieri, con grandissimo sforzo, abbiamo cercato di farci valere e di reagire ad un sistema folle (in parte, riuscendoci).
Ma finchè si verificheranno queste situazioni, continuerò a pubblicare tutto, ad alzare la voce e a pretendere di svolgere il mio ruolo con serietà e responsabilità, poco importa quanto tempo ci vorrà.
Inoltre, lo dico chiaramente, mi asterrò tutte le volte che non mi verrà data la possibilità di vederci chiaro.
Finite le impressioni personali, vi lascio alla lettura dell’articolo per un breve riassunto della giornata di ieri.
Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti, soprattutto ai miei 14 compagni di viaggio e a tutti quelli che ogni giorno ci sostengono e non ci fanno sentire soli.
Che il 2013 sia l’anno della rinascita. Saluti.” Gianina Ciancio – Portavoce a 5 Stelle

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Cominciano, piano piano, ad emergere i retroscena della lunga notte di Sala d’Ercole. Ufficialmente, l’Aula ha approvato l’esercizio provvisorio per quattro mesi, la proroga dei contratti ai precari e la proroga degli Ato rifiuti, sempre per quattro mesi.

In realtà, durante i sofferti lavori parlamentari è successo altro. E’ avvenuto che, forse in parte inavvertitamente, i parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle hanno sventato, di fatto, la stabilizzazione – sembra incredibile! – non di sei, ma di un gruppo imprecisato di dirigenti con contratto di diritto privato.Dirigenti a contratto, diventati tali (tranne pochissimi casi per i quali è stata fatta una selezione) grazie alle ‘raccomandazioni’ della politica che, se la legge fosse stata approvata, sarebbero diventati dirigenti a vita!

La storia, in alcuni passaggi, l’abbiamo raccontata qualche giorno fa pensando che si trattasse solo di un ristretto gruppo di dirigenti, non più di dieci. Invece, adesso, dopo aver consultato una montagna di documenti, scritti in stretto ‘burocratese’, viene fuori che la proroga – pronta per essere trasformata in ‘stabilizzazione’ – avrebbe riguardato un numero impressionante di soggetti, forse più di un centinaio. Incredibile!

Tutto questo in una Regione che ha già mille e 800 dirigenti, 900 responsabili di Unità operative, Aree o Servizi e altri 900 che non si capisce che cosa facciano. Incredibile! Tutto questo con la connivenza del Governo e, in particolare, di un partito che sta dentro questo Governo: l’Udc. Ma andiamo con ordine, anche per spiegare ai nostri lettori quanto sono imbroglioni alcuni dei parlamentari eletti nella nuova Assemblea regionale siciliana.

La mattina del 29 dicembre comincia a circolare il disegno di legge che proroga il contratto ai quasi 30 mila precari di Regione ed Enti locali. Il provvedimento va alla commissione legislativa dell’Ars competente: la quinta commissione (Lavoro), presieduta da Marcello Greco. Nel mezzo di questo provvedimento, nascosto ad arte tra Pip, Puc, Pac e altre sigle incomprensibili, c’è un riferimento alla legge che riguarda i dirigenti esterni all’Agenzia regionale per l’Impiego. Per essere precisi, è la legge che ha abrogato l’Agenzia regionale per l’impiego: la legge regionale numero 26, articolo 11, comma 12.

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