Buoni esempi

Diretta streaming primo consiglio comunale 11 Luglio 2013 – Nuova amministrazione Scordia

Cari amici, come promesso siamo tornati in MoVimento dopo una campagna elettorale turbolenta. Abbiamo già consegnato la nostra proposta per il futuro del Museo Etno-Antropologico e Archivio Storico “Mario De Mauro”, adesso riprendiamo con il servizio gratuito per i cittadini della diretta streaming delle sedute consiliari.

Primo appuntamento con la nuova amministrazione che ha già dovuto affrontare i primi problemi. Quale futuro per Scordia? Costruiamola assieme, occupatevi di politica, in prima persona e a tutte le stagioni, non delegate, perchè la politica si occupa di voi e decide del vostro futuro.

La diretta sarà trasmessa in questa pagina

Diretta streaming scelta personale di scrutinio

In diretta!

942776_252574368215387_503156287_nDopo averci rigettato la proposta di sorteggiare le fasce più disagiate per la formazione del personale di scrutinio, abbiamo deciso di non fermarci, e di riprendere e vigilare il sorteggio per il personale di scrutinio, che avverrà lunedì 27 maggio alle ore 10.00, presso l’aula consigliare del nostro comune, con lo scopo di verificarne la regolarità garantita.

La diretta streaming verrà inserita su questa pagina, e pubblicata su facebook, attraverso le nostre pagine.

Intervista per tutti. Scordia 5 Stelle promuove la LIS – Lingua dei segni italiana.

Maria Contarino Intervista LISNessuno deve rimanere indietro.
Il MoVimento 5 Stelle vuole avvicinare la politica alla comunità dei non udenti di Scordia, provando a costruire un rapporto di fiducia, in modo da farli sentire parte integrante della società a cui tanto offrono e da cui poco ricevono.

La traduzione è stata realizzata da Antonella Tirrò e Roberta Parisi, e da tutta la classe dei docenti Francesco Grasso e Antonio Dulzetto dell’Istituto IRAPS di Catania che ringraziamo calorosamente.

L’intervista originale è stata realizzata dalla redazione di Scordia.info che ringraziamo per averci concesso i diritti di modifica e riproduzione.

Precedenza alle fasce disagiate, per la graduatoria degli scrutinatori per le amministrative 2013

Quanto segue è la richiesta protocollata dal MoVimento 5 stelle Scordia, affinché venga data la precedenza, nella costruzione delle graduatorie del personale di scrutinio per le amministrative del 2013, alle fasce di cittadini che vivono un disagio economico.

 

A seguire viene allegata la richiesta protocollata al comune di Scordia
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Diretta streaming : Ultima tappa “Tsunami tour di Beppe Grillo “

373488_133763343457317_1336755077_nIl MoVimento 5 stelle Scordia, organizza in collaborazione con il chiosco Bollicine, la diretta streaming dell’ultima tappa dello tsunami tour di Beppe Grillo.

Roma designata come l’ultima tappa della grande onda anomala targata MoVimento 5 stelle, che ha invaso l’intera nazione.

Appuntamento presso il chiosco Bollicine, in via principessa di Piemonte, a partire dalle ore 20.10, per poi seguire lo streaming che avrà inizio alle ore 20.30.

NON MANCATE!

MoVimento 5 stelle Scordia… La politica si occupa di te!

Commissioni parallele per il Parlamento più antico del mondo

Costituzione Sicilia 1812 MoVimento 5 stelle Scordia“Ogni cittadino Siciliano, che non fosse membro del Parlamento, potrà avanzare una sua domanda, querela, progetto di legge, per lui o in nome del Pubblico al Parlamento, però per mezzo di un membro del medesimo…” questa frase che parla di Democrazia partecipata non è tratta dal programma del Movimento 5 Stelle, ma dalla Costituzione Siciliana del 1812, una delle più antiche in Europa. La nostra è una terra meravigliosa, che è stata antesignana di molti principi e diritti fondamentali. Dobbiamo tornare alle origini della nostra Costituzione e del nostro Statuto, le regole del buon governo furono dettate dai nostri padri e quello che dobbiamo fare è solo guardare al passato per costruire il nostro futuro. Se volete anche voi partecipare al cambiamento, iscrivetevi alle commissioni parallele, uno strumento con il quale i Cittadini possono avanzare proposte o prestare la loro professionalità ai nostri Portavoce a 5 Stelle all’ARS.

[ Giancarlo Cancelleri Portavoce a 5 Stelle]

[button color=”green” url=”http://www.sicilia5stelle.it/commissioni-parallele/” size=”medium”]Partecipa alle Commissioni Parallele[/button]

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Rinuncia alle indennità

documenti di rinuncia alle indennità Vedere per credere! I portavoce a 5 stelle in carica alla regione siciliana hanno firmato i documenti di rinuncia alle indennità di carica.

In molti non ci credono, ma basta farsi un giro sui social network per poter vedere le foto messe dai nostri portavoce a 5 stelle, per capire come stanno mantenendo la loro parola, rinunciando alle indennità di carica.

Questo per dimostrare alla classe politica ormai vecchia come è possibile rinunciare a tutto questo, basta solo un piccolo sforzo e la voglia di lavorare per la propria terra, migliorarla è possibile, anche senza indennità.

Il gruppo di portavoce 5 stelle all’ARS ha iniziato a lavorare alla modifica del sistema di rimborsi alle aziende, leggete la notizia su [button color=”blue” url=”http://www.sicilia5stelle.it/2012/12/consiglieri-rimborsi-alle-aziende-col-trucco-il-m5s-chiede-laccesso-agli-atti-in-tutta-la-sicilia/” size=”small”]Sicilia5Stelle.it[/button]

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.279918068796342.67157.278139762307506&type=3

Arance 2.0, ecco come i giovani si inventano un futuro in campagna

Fino a poco tempo fa studiavano sui libri universitari, ora sono nel loro aranceto. Lo sforzo iniziale (20mila euro) l’hanno dovuto fare i genitori, ma loro si sono inventati il mestiere del contadino 2.0 nel mezzo della Sicilia. Come rivitalizzare un settore in crisi? Con internet e il binomio tradizione-innovazione.

Ribera Arance Per Passione«Oggi ultima irrigazione e ultimo lancio degli insetti utili, per contrastare i residui focolai di cocciniglia cotonosa. E poi comincerà la raccolta». Si chiude così l’ultimo Quaderno di Campagna dei “Contadini per Passione”, un innovativo progetto che ha radicalmente cambiato la vita di tre giovani siciliani. I fratelli Paolo e Marco Barbera, 29 e 30 anni, e Francesco Corsentino, 27 anni, da qualche anno sono passati dai libri universitari all’agricoltura. Un’agricoltura 2.0 però. Le dolcissime e bionde arance DOP ‘Washington Navel’ che producono nel comune di Ribera (Agrigento), a pochi chilometri dal mare, incarnano infatti perfettamente il binomio tradizione-innovazione.

Ma perché, con le vostre competenze, avete deciso di andare a lavorare nei campi? «Abbiamo scommesso in quest’avventura perché pensiamo che oggi il settore agricolo non debba essere visto come un problema – racconta Paolo Barbera, ideatore e fondatore del progetto – ma come una risorsa e un’opportunità per ricreare nella parte più dinamica della società, cioè i giovani portatori di nuove idee e progetti, quell’entusiasmo capace di creare reddito e autosufficienza». Nel 2003 i due fratelli hanno infatti ereditato dai nonni un aranceto ormai abbandonato, perché un genitore è ingegnere e l’altro insegnante, e nel giro di qualche anno è arrivata la svolta. Pur non avendo molta esperienza nel campo, ma sfruttando l’aiuto e la sapienza di contadini più esperti, hanno iniziato gradualmente a gestire e condurre in prima persona l’aranceto.

«In campagna, respirando il profumo dei fiori d’arancio, ho ritrovato la mia dimensione – continua Barbera – così ho lasciato i miei studi di economia aziendale a Palermo e mi sono dedicato a tempo pieno alla produzione e lavorazione delle arance». Suo fratello Marco invece ha terminato la carriera universitaria, aiutando Paolo d’estate e nei momenti liberi, e si è laureato in Giurisprudenza. Adesso è lui che si occupa di tutta la parte burocratica e delle vendite. In seguito al team si è aggiunto anche Francesco Corsentino, detto ‘Kiko’, amico di vecchia data e anche lui studente universitario. Qualche operaio stagionale poi dà una mano durante i mesi della raccolta, da novembre a marzo.

Eco-sostenibilità e consumo critico alla base di una nuova agricoltura. «Il nostro è un nuovo modo di pensare e fare agricoltura, che miri a uno sviluppo sostenibile e a un consumo critico, affinché il territorio sia salvaguardato e non consumato – spiega ancora il fondatore -–poiché la terra non è un bene che abbiamo ereditato dai nostri padri, ma è un bene che abbiamo a prestito dai nostri figli». Un’idea idea di agricoltura, quella dei giovani contadini riberesi, che si fonda sul concetto di ‘filiera corta’, e che permette di far arrivare le arance dal campo direttamente sulla tavola dei consumatori, senza passaggi intermedi. «Cerchiamo di andare oltre la semplice vendita commerciale – precisa Marco Barbera – poiché per noi è fondamentale instaurare una conoscenza diretta con i clienti, ormai sempre più attenti e consapevoli, che ci piace infatti definire coproduttori».
L’aspetto più innovativo però è il loro progetto di comunicazione e marketing. «Oggi non basta più produrre eccellenza se poi questa non viene sapientemente comunicata – sostiene Corsentino – non sono più sufficienti solo le braccia, e finalmente si sta capendo che servono anche le idee e i cervelli. Bisogna far partecipare alla vita agricola figure nuove, intelligenti, dinamiche, brillanti». Soprannominato “il contadino informatico”, Corsentino sta per laurearsi in ingegneria informatica a Pisa, e dal 2009 si occupa della gestione dell’aranceto “virtuale” e del marketing.

E-commerce, storytelling e social network sono le chiavi del successo. «L’e-commerce è una grande risorsa, perché il nostro negozio online non ha né confini territoriali né orari – continua l’informatico – è sempre aperto e ha costi gestionali irrisori per un’azienda». Per quanto concerne invece la comunicazione d’impresa online, “Contadini per passione” agisce su due canali, cioè quello ‘istituzionale’ tradizionale e quello ‘social’. Riguardo al primo, l’innovazione arriva dall’utilizzo dello storytelling come tecnica comunicativa, veicolando sotto forma di racconto le informazioni per il consumatore. Ne è un esempio il ‘Quaderno di Campagna’, un report periodico con foto e descrizione delle attività quotidiane svolte sul campo dai ragazzi. L’aspetto però più interattivo è sicuramente quello social. «Anche nell’agro-alimentare l’azienda ha bisogno di essere presente sui social network – afferma ancora Corsentino – quando il cliente sceglie il prodotto da mettere in tavola, deve potersi fidare di quello che mangerà e i social ci permettono di creare proprio quella fiducia. Noi non ci facciamo pubblicità online, ma dialoghiamo con chi ci segue». È questo quindi l’obiettivo del food blog presente sul sito, nel quale vengono suggerite varie ricette a base di agrumi, chiedendo poi un feedback alla community. I clienti possono inoltre postare loro stessi altre ricette, diventando così anche foodblogger. In pratica ricevono visibilità in cambio del loro sostegno al progetto, che in questa maniera diventa anche un po’ il loro.

Come per il marketing, anche per l’avviamento dell’azienda gli investimenti sono stati molto risicati. «L’unico investimento che abbiamo fatto è stato rimettere in produzione il nostro aranceto – confessa Paolo Barbera – una spesa di circa 20 mila euro, sostenuta in gran parte dai nostri genitori, che abbiamo recuperato nei primi anni di attività, dal 2005-2006 al 2009-2010». All’inizio le arance prodotte venivano conferite alla grande distribuzione di Ribera. Stufi di essere «mortificati» dal continuo abbassamento dei prezzi all’ingrosso, che garantivano ricavi davvero esigui, a un certo punto i Barbera decidono di provare la vendita diretta. Che funziona subito bene, anche grazie al lavoro del “contadino informatico”.

Dal 2009-2010 quindi le loro arance vengono vendute direttamente ai consumatori, singoli o in gruppi di acquisto, i famosi G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidali), presenti ormai in tutte le principali città italiane. Le cassette viaggiano con corrieri espressi, e 48 ore dopo la raccolta riescono ad arrivare sulle tavole degli acquirenti. Idem per Slow Food, non solo un semplice partner commerciale dei Contadini per Passione, ma una rete di cui i ragazzi condividono la filosofia, e che mette sempre il contadino al centro della catena produttiva.

Ma quali sono state le maggiori difficoltà dopo la partenza? «Innanzitutto un problema strutturale – si foga Barbera – perché abbiamo ancora molte strade interpoderali in terra. Se piove per più di due giorni di seguito diventano impraticabili e non si può accedere ai nostri fondi. D’inverno a volte rischiamo di non poter trasportare fuori dai campi le arance appena raccolte». L’altro grosso limite è quello geografico. Trovandosi nell’ovest della Sicilia, sono fortemente svantaggiati rispetto ai competitor, non solo i produttori di arance pugliesi e calabresi, ma anche quelli della Sicilia orientale. Un gap che però in parte viene colmato con l’e-commerce e con gli strumenti di comunicazione 2.0.
«Nonostante tutto, negli ultimi due anni abbiamo accresciuto la nostra superficie arancicola – dice soddisfatto il fratello Marco – prendendo in comodato d’uso e in co-conduzione aranceti di persone che ci hanno dato fiducia, e che in alternativa li avrebbero abbandonati, perché i figli o i nipoti facevano altro». Parallelamente è quindi cresciuta anche la produzione. «Quest’anno quasi sicuramente aumenteremo gli ordini singoli del 70% e gli ordini collettivi del 50% – gli fa eco Corsentino – dalla fine dello scorso raccolto abbiamo fatto un buon lavoro di promozione online e di ‘marketing a filiera corta’».

Raggiunto il pareggio di bilancio nel 2009-2010, anche grazie alla vendita diretta, negli ultimi due anni i loro utili sono nettamente aumentati. Il 2011 ha visto un aumento del fatturato addirittura del 100 %, sceso poi a un + 20 % del 2012. «La stagione passata abbiamo avuto una pessima annata, perché abbiamo dovuto letteralmente buttare circa il 40% delle nostre arance, a causa di un insetto detto in gergo “la mosca bianca” – sottolinea Paolo Barbera – ma malgrado ciò abbiamo registrato un’ulteriore crescita, perché è aumentato il nostro volume di produzione». E le stime per il 2013 sono ottime: è previsto infatti un + 30 % del fatturato.

Qual è allora il futuro dei Contadini per Passione? «Vogliamo cominciare a differenziare la nostra produzione – spiegano i ragazzi – quest’anno avremo il nostro primo olio, oltre alle prime marmellate di arance, limoni e mandarini». L’ottica è quella di allungare il più possibile la stagione produttiva ed essere davvero autosufficienti economicamente, «perché nessuno qua in Sicilia ci aiuta».

Nonostante gli ingenti fondi europei destinati all’agricoltura siciliana, ben pochi infatti sono effettivamente arrivati agli agricoltori. Si calcola che negli ultimi 10 anni circa 6 miliardi di euro siano tornati indietro all’Europa, semplicemente perché la regione non è riuscita a spenderli in progetti concreti. «Siamo molto delusi dalla politica siciliana – ammette Paolo Barbera – a causa della loro incompetenza e della mancanza di una vera programmazione agricola, abbiamo perso il grosso dei finanziamenti europei. C’è molta rabbia in Sicilia, ed è per questo che Beppe Grillo è arrivato al 18%. Ma non penso che sarà la soluzione a tutti i nostri mali».

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/agricoltura-moderna#ixzz2FnmQJhYZ

Dieci passi verso Rifiuti Zero, da problema a risorsa.


Dieci passi verso Rifiuti Zero

1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.

3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.

4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.

6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.

7. tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.
ZeroWaste International
8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

via [button color=”green” url=”http://www.rifiutizerocapannori.it/rifiutizero/dieci-passi-verso-rifiuti-zero/” size=”medium”]Dieci passi verso Rifiuti Zero | Centro di Ricerca Rifiuti Zero[/button]